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Lugano, 6 febbraio 2007

PRESA DI POSIZIONE DEGLI STUDENTI DEL LICEO 1 DI LUGANO IN MERITO AL PROGETTO DI REVISIONE DELL’ORRM 95.


Noi studenti del Liceo 1 di Lugano, riuniti in Assemblea plenaria, letta e considerata accuratamente la proposta di revisione parziale dell'ORRM 95 (“Kleine Revision”) avanzata dalla CDPE, presa coscienza dei doveri etico-morali di noi tutti nei confronti delle future generazioni di studenti, certi dell'importanza rivestita dal parere studentesco, abbiamo elaborato il seguente documento.

In seguito ad un’attenta analisi e per i motivi che andiamo ad illustrare, non possiamo che pronunciarci essenzialmente contrari alla suddetta revisione. Le nostre critiche sono rivolte sia ad alcuni contenuti, sia alla tempistica e alle modalità con cui essa è stata ideata e resa pubblica.

  1. Non comprendiamo l’avventatezza con cui si è deciso di elaborare una nuova modifica all’ORRM prima ancora che fosse terminata la verifica EVAMAR II (concernente la riforma liceale del 1995); a tale verifica dovrà necessariamente succedere un’attenta e approfondita discussione tra tutte le parti interessate; solo in seguito a questa è pensabile una riforma, anche radicale, ma seria, ponderata e condivisa. Non dimentichiamo inoltre che tale verifica grava in maniera non indifferente sulle finanze dello Stato; perché dunque vanificare in maniera tanto azzardata il lavoro svolto finora?
  2. Giudichiamo imperdonabile la decisione di non includere nella commissione incaricata dell’elaborazione della revisione una rappresentanza ticinese, e deploriamo la mancanza di considerazione del parere di noi studenti, e del settore scolastico in generale, ancora una volta ignorati in fase di consultazione. Un simile atteggiamento è stato forzatamente percepito dal corpo studentesco come subdolo ed autoritario, e pertanto in contrasto con lo spirito democratico alla base della nostra Costituzione.
  3. Siamo molto scettici su alcuni contenuti:
    1. Con le norme previste dalla nuova revisione si assisterebbe ad un notevole aumento della selezione alla fine dell’ultimo anno di liceo; questo fatto, evidenziato da alcune previsioni, desta molte perplessità: quale sarebbe il senso di questo inasprimento della selezione alla fine del percorso liceale? Crediamo che i criteri di valutazione così come attualmente concepiti siano già limitati nell’esprimere il reale percorso educativo liceale, che si snoda, in Ticino, su quattro anni. Non è dunque, a nostro parere, aumentando il loro potere selettivo che si saggerebbe con efficacia l’effettivo bagaglio di conoscenze acquisite.
    2. Crediamo che, separando le note di scienze sperimentali e mantenendo il meccanismo della doppia compensazione, gli studenti che hanno difficoltà nelle materie scientifiche saranno assai penalizzati. È infatti evidente e statisticamente verificato che questi ultimi sono notevolmente più soggetti alle insufficienze nelle suddette materie di quanto non lo siano gli altri studenti nelle proprie “materie deboli”, e la separazione nelle tre note porterebbe a dover compensare in diversi casi non una sola insufficienza, ma addirittura due o tre, e rigorosamente con il sistema della doppia compensazione. Tale rigida selezione potrebbe portare in diversi casi addirittura a una bocciatura, che nella maggior parte dei casi andrebbe a colpire studenti che non hanno nemmeno scelto di seguire un indirizzo scientifico e che, probabilmente, non avrebbero comunque alcun interesse nel proseguire gli studi universitari nell’ambito delle scienze sperimentali.
    3. Siamo del parere che il Lavoro di Maturità (LAM) rappresenti un’ottima opportunità offerta allo studente per sviluppare le sue capacità in un’attività che necessita di una certa autonomia e responsabilità. Siamo dunque favorevoli ad una sua valorizzazione, ma crediamo che tramutare semplicemente il LAM in una materia con una nota, oltre che superficiale e sbrigativo, non sia sufficiente: la soluzione risiede piuttosto nel coinvolgere lo studente fin dal primo anno in simili lavori d’approfondimento, affinché al termine degli studi liceali egli possegga pienamente quegli strumenti che all’università saranno frequentemente richiesti.
    4. Offrendo la possibilità di scegliere come seconda lingua non soltanto una lingua nazionale, ma volendo comunque mantenere gli esami in due lingue nazionali alla fine dell’ultimo anno, bisognerebbe ridiscutere l’esistenza del quinto esame di maturità in Scienze Umane. Inoltre, come italofoni, non possiamo non notare come, ancora una volta, la tendenza sia quella di lasciare relegato in secondo piano l’italiano, che pure è una lingua nazionale e ufficiale; a tale proposito, è tristemente significativo il fatto che il testo della proposta di legge sia disponibile unicamente in tedesco e francese.

Riteniamo infine che tale proposta di revisione, giunta come un fulmine a ciel sereno, metta in discussione molte basi dell’attuale sistema liceale, apportando modifiche le cui conseguenze non sono state sufficientemente analizzate e forse nemmeno prese in considerazione dai suoi promotori, come sembrerebbe suggerire la documentazione resa pubblica. Da giovani quali siamo e non ancora del tutto disillusi, nutriamo l’ardente speranza che si possa finalmente aprire un costruttivo e fruttuoso dialogo tra tutte le realtà linguistiche della Confederazione e tutte le parti coinvolte nell’istituzione scolastica, nelle modalità e nei tempi debiti, anche alla luce dei risultati delle verifiche tuttora in corso.

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